Analizziamo la Serie playoff con Agrigento assieme a coach Marco Andreazza

Come di consueto scopriamo qualcosa in più sui nostri prossimi avversari assieme all’allenatore della Paffoni, Marco Andreazza. La serie di semifinale, che comincerà domenica alle ore 18:00 al PalaMoncada, proseguirà martedì e si sposterà in Piemonte venerdì 4 giugno.

Coach, Agrigento è una delle corazzate dell’intera Serie B, cosa ci si deve aspettare da loro?

Agrigento non ha bisogno di presentazioni: è una squadra nata dall’attenta valutazione di una società seria, con un Direttore Sportivo competente come Cristian Mayer. Sono un bel gruppo, ben allenato, tra i migliori che ho visto giocare in questa stagione. La loro ossatura è molto solida: i primi cinque giocatori delle rotazioni sono esperti, di qualità e dotati di grande leadership. Dalla panchina, poi, escono giovani di belle speranze che hanno armi importanti nel loro bagaglio. Giocatori che danno minuti di fiato ai titolari, ma che sanno anche incidere, su tutti mi viene in mente Costi”.

La serie con Crema, secondo te, ci ha dato ancor più consapevolezza per affrontare avversarie quotate tanto quanto noi, se non di più?

La squadra arriva dalla complessa sfida con Crema e sa come si vincono queste serie playoff. Abbiamo avuto un primo turno difficile, in cui abbiamo dovuto giocare quattro partite di alto livello, soprattutto fisicamente parlando. Ne siamo usciti bene, stanchi, ma pronti a preparare la sfida con Agrigento, in cui sarà fondamentale aumentare concentrazione e attenzione. Più andiamo avanti, maggior peso hanno i dettagli: le amnesie vengono sistematicamente punite e all’interno dei 40’ non possiamo concederci troppi alti e bassi, anche perché i gap sono più difficili da colmare. Dobbiamo andare ad Agrigento con umiltà, ma con piena consapevolezza dei nostri mezzi per provare a fare un colpo nelle prime due”.


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