Oggi andiamo a fare due chiacchiere con il playmaker della Paffoni, Alessandro Procacci, che nonostante le mille difficoltà incontrate sta crescendo settimana dopo settimana mettendosi al servizio della squadra.
Quanto è stato difficile rimetterti in condizione dopo il covid e l’infortunio, come ti senti ora rispetto al massimo della forma?
“Il covid è stata una situazione particolare per tutti ma ne siamo usciti più forti e ad oggi possiamo dire che è una difficoltà superata. Dopo il covid mi sono infortunato all’adduttore e ho affrontato questo stop come tanti altri infortuni: restando concentrato e cercando di accumulare più energia possibile da mettere in campo una volta superato il momento “ai box”. Parlando della mia situazione attuale, ancora non sono riuscito ad esprimere tutto il mio potenziale, ma ora che sto sempre meglio riuscirò sicuramente a dare alla squadra quello di cui ha bisogno”.
L’avvio è stato complicato, la stagione è imprevedibile, ma state crescendo. Quale credi sia stato il punto di svolta?
“Difficile sapere quale sia stato il punto di svolta della stagione, sicuramente lavorando in palestra tutti i giorni con intensità, energia e voglia abbiamo raccolto ciò che abbiamo seminato. Abbiamo ancora molto da migliorare, però credo che siamo migliorati da tutti i punti di vista sia in attacco che in difesa. La partita di Rimini è stato il momento in cui abbiamo raccolti i frutti del lavoro fatto durante le feste natalizie e con l’inserimento di Cesare siamo riusciti a trovare continuità con i risultati”.
Il tuo rapporto con Cesare? Arrivato da poco, ha aiutato tanto e ora sembrate proprio intercambiabili al 100%, con una sana competizione per avere più minuti in campo.
“Cesare sicuramente ci ha aiutato molto nella nostra crescita ed è un ragazzo in gamba che ha voglia di migliorare e mettersi in gioco. Mi ci trovo bene. È un ragazzo giovane ma con esperienza e con personalità”.