Un’avversaria storicamente scomoda la Computer Gross Empoli per la Paffoni. Lo dicono i precedenti: avanti l’Use negli scontri diretti delle ultime tre stagioni. Doppio successo toscano nel 2016-2017, entrambi di misura ed in volata. Una vittoria per parte, con fattore campo rispettato, nel 2017-2018. Stesso copione lo scorso anno, ma con vittorie esterne. Dopo quattro vittorie nelle prime quattro giornate, Empoli ha ceduto il passo prima con Firenze, poi ha riposato e sabato scorsa è stata battuta a domicilio da Palermo. Gruppo collaudato quello biancorosso, senza più però coach Bassi, che dopo un quinquennio in Toscana in estate ha scelto la Sicilia. In panchina ora c’è Alessio Marchini, che non ha stravolto il modo di giocare e di interpretare la pallacanestro del suo gruppo, in gran parte confermato. Il punto forte è il gioiellino Lorenzo Raffaelli, playmaker tascabile che produce 15 punti, 3 assist e quasi 3 rimbalzi a partita con il 39% dall’arco. L’altro pezzo da novanta è l’ala Giarelli, uno dei giocatori più versatili del campionato, capace di fare tutto, quasi un play aggiunto in attacco grazie al suo ball handing. 13 punti e 7 rimbalzi per allacciata di scarpe per lui, che rimane un punto chiave di Empoli, spesso indigesto alla difesa della Paffoni. In doppia cifra alla voce punti anche Filippo Giannini, pericoloso dal perimetro e leader tecnico ed emotivo dell’Use, insieme a capitan Sesoldi, che in venti minuti di impiego produce 6 punti e quasi 5 rimbalzi. Panchina lunga e pedine interscambiabili: questo il segreto e la filosofia di Empoli, che può contare sull’atletismo dell’ex Cecina Gaye, sulla garra di Caceres e sul buon talento di Perin, tutti giocatori di sicuro affidamento.
Empoli, le caratteristiche della prossima avversaria
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