Sfugge all’ultimo respiro la vittoria alla Paffoni Fulgor Omegna, beffata dopo un tempo supplementare dall’Acea Roma 87-84. Alla palla a due in quintetto per la Fulgor c’è Diego Terenzi al posto di Moore (fermo in settimana per un problema alla spalla), ma la partenza è dei padroni di casa, che si impongono immediatamente con un parziale di 9-1. Dopo sei minuti di gioco l’Acea prova a scappare sul 16-6, condotta da Callahan e Maresca. Il primo quarto si chiude 20-10 per Roma, con la Paffoni in crescita dal punto di vista difensivo, ma che fatica a trovare la via del canestro. Nella seconda frazione Omegna costruisce tiri di maggiore qualità che le permette di portarsi sul meno tre sul 24-21. Bonfiglio e Leonzio portano un grande contributo di energia dalla panchina, con la quale la Virtus prova a firmare un altro break importante. Si va alla pausa lunga sul 43-32, con Olasewere protagonista nelle ultime giocate del primo tempo. La Fulgor torna in campo con personalità e con un parziale di 7-0, grazie al quale da dimostrazione di voler stare dentro la partita fino alla fine. Tuttavia la risposta romana è veemente e la Virtus torna avanti in doppia cifra. Si arriva agli ultimi dieci decisivi minuti sul 57-49. Con un paio di falli tecnici sanzionati, la partita si accende ed il PalaTiziano diventa una bolgia. In un clima visibile solo nella post-season la Paffoni trova il primo vantaggio della sua partita con la bomba di Gurini e in seguito il più tre con il viaggio in lunetta di Zanelli. Però Voskuil pareggia a cinque secondi dalla fine e tutto è rimandato ai supplementari. Nel prolungamento Roma mette la testa avanti con Maresca, ma Zanelli riapre la questione con il canestro del meno tre. Nel finale, però, Callahan e Maresca mettono il sigillo sulla vittoria e incassano il referto rosa con il risultato di 87-84.
Queste le parole di coach Alessandro Magro al termine della gara:
“La partita è valsa il prezzo del biglietto e penso che chi ha visto il match si sia divertito. Seppur in condizioni non ottimali, abbiamo preparato la gara con grande attenzione per cercare di limitare un giocatore come Voskuil, che nelle ultime due partite aveva fatto 27 punti di media. A parte l’ultimo tiro, penso che la nostra difesa sia stata molto attenta su quello che dovevamo fare. Dobbiamo maturare e dobbiamo salvarci e non possiamo pensare che abbiamo quasi vinto con Scafati o quasi vinto a Roma, perchè poi alla fine quei quattro punti non ce li da nessuno. Noi dobbiamo continuare a lavorare: abbiamo le prossime due partite in casa e torniamo a casa con la consapevolezza che siamo vivi (e che possiamo giocarcela ovunque) e che in casa bisogna cercare di vincere in tutti i modi.”
Acea Roma – Paffoni Omegna: 87-84 d.t.s. (20-10, 43-32, 57-49, 72-72)
Ro:Olasewere 14, Meini, Maresca 25, Leonzio 5, Callahan 19, Benetti 5, Voskuil 15, Casagrande, Bonfiglio 4, Zambon ne. Coach: Caja.
Ome: Moore 9, Zanelli 22, Iannuzzi 15, Vildera ne, Cappelletti 5, Terenzi 4, Galmarini, Banach ne, Casella 8, Gurini 12, Smith 7. Coach: Magro.
Roma – Omegna: 87-84 dts
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