Ha subito raccolto molto interesse la prima conferenza stampa dell’annata 2015-2016 della Paffoni Fulgor Omegna, durante la quale sono stati presentati i due nuovi membri dello staff tecnico, ossia Loris Barbiero come primo assistente allenatore e Michele Belletti come secondo assistente allenatore. Gli onori di casa li ha fatti il patron Ugo Paffoni, che, affiancato dal Vice Presidente Egidio Motetta e dal Direttore Generale Walter Marchesa, ha salutato i tifosi presenti, auspicando che come sempre saranno al fianco della squadra e dichiarando che oggi siamo dove la Fulgor voleva arrivare, ossia in Serie A2 ed in costruzione di una formazione interessante e competitiva. Poi ci ha pensato il Direttore Sportivo Michele Burlotto a presentare i due nuovi innesti che affiancheranno coach Alessandro Magro:
“Loris è un ragazzo solare, che ha vissuto il ruolo del playmaker vedendo la pallacanestro in verticale, cioè comandando i giocatori in campo per poi seguirli negli spogliatoi con il suo contatto umano. La sua esperienza di fronte ad un super tecnico come Alessandro Magro sarà sicuramente un completamento e un confronto nella vita di tutti i giorni. Michele Belletti invece è un allenatore emergente, un ragazzo che vuole cercare di fare dell’allenatore il proprio mestiere. L’anno scorso ha già aiutato tantissimo la prima squadra, aiutando i giocatori nei lavori individuali e per questo è stato apprezzato dallo staff tecnico. Due allenatori che renderanno la vita dei giocatori di grande lavoro e durezza, ma anche di allegria e umanità.”
In seguito la parola è passato a Loris Barbiero, che ha detto:
“Ringrazio la Paffoni per questa opportunità che mi è stata data. Mi piacerebbe trasmettere ai giocatori la voglia di arrivare e di affermarsi, ma sempre con tanto divertimento, perché quando c’è divertimento sale sicuramente l’impegno e la disponibilità. Perciò grande lavoro e spero che insieme riusciremo a regalarvi grandi emozioni.”
Dello stesso spirito Michele Belletti:
“Per me è un piccolo sogno che si realizza: la concretizzazione del progetto che avevo, in cui volevo farmi apprezzare nel settore giovanile e arrivare alla prima squadra. Personalmente si tratta del primo salto dal punto di vista tecnico e ho solo voglia di dimostrare di poterci stare e di dare una mano nel raggiungere i risultati che ci siamo prefissi.”
Chiude la serata con un pizzico di emozione Loris Barbiero, quando gli viene chiesto un commento (dato che è stato un grande playmaker) circa il confronto e l’accostamento che gli è stato dato con un altro grande numero uno, ossia Matteo Bertolazzi, sia per qualità tecniche che umane:
“Per me è un grandissimo onore, perché essere affiancato ad un nome del genere non può essere altro che un onore. La prendo come una grande responsabilità nel mantenere vivo il suo nome, il suo modo di essere, di stare con la gente e di vivere la città. Vorrei veramente riuscire a regalare un “nuovo” Matteo.”