La rabbia del patron Paffoni

Riportiamo le parole del presidente della Paffoni Fulgor Omegna Ugo Paffoni, dopo i fatti e la sconfitta di ieri in quel di Ferrara:

“Il giorno dopo l’ennesima beffa, la rabbia non è stata metabolizzata. Anzi, crescono frustrazione e sconcerto in casa Fulgor. Mai- esordisce il proprietario e presidente di Omegna- ho esternato, in questi otto anni, la mia rabbia. Ho sempre preferito il basso profilo, mai ho alzato la voce o protestato: non rientra nella mia filosofia sportiva ed imprenditoriale cercare delle scusanti per le sconfitte. Ma quello che sto vedendo da un paio di mesi mi sta lasciando francamente basito e sconcertato. Ho il dovere di tutelare un patrimonio sportivo di un piccolo territorio, ho il dovere di tutelare il lavoro dello staff dirigenziale e tecnico e dei giocatori, che non hanno mai lesinato impegno e passione. Eravamo consapevoli- precisa Paffoni- di aver allestito una squadra molto giovane, che avrebbe dovuto incontrare difficoltà nel suo percorso e nel suo processo di crescita. Ma non posso più accettare che le difficoltà vengano create sistematicamente da altri. Troppi episodi mi spingono a dover prendere una posizione ufficiale, anche perché qualcuno non sia portato a pensare che noi accettiamo tutto in silenzio, senza reagire e senza combattere. Quanto successo ieri a Ferrara è stata l’ultima goccia di un vaso già colmo: i nostri avversari hanno tirato il doppio dei nostri liberi, dopo 3’ nel decisivo ultimo periodo, con i nostri ragazzi avanti nel punteggio, la situazione falli era 6 a 0, a 1’ dalla sirena era 10 a 1. Il fallo fischiato a partita finita a Gurini è stata una presa in giro che la mia squadra e la mia società non meritano. Tutto questo segue una settimana particolare, con la mancata revoca della squalifica a coach Magro, che come le immagini televisive hanno poi dimostrato, non ha fatto nulla di quello che era stato scritto nel referto arbitrale a Chieti. Non dimentico poi- aggiunge Paffoni- gli arbitraggi a nostro sfavore contro Reggio Calabria, Treviglio e Tortona, partita decisa quest’ultima da un tecnico fischiato a Masciadri dallo stesso arbitro che ieri a Ferrara ci ha fortemente penalizzato. A questo punto, visto quanto successo, mi chiedo se valga ancora la pena investire risorse economiche ed umane in questo mondo. Noi che, lo voglio ricordare, con mille sacrifici e con l’aiuto di tante realtà, abbiamo sempre rispettato tutti: federazione, classe arbitrale, avversari, nostri tesserati, rispettando al centesimo ogni impegno preso. Non chiediamo favori, ma chiediamo semplicemente di essere tutelati e rispettati. Cosa che ieri a Ferrara, come nel recente passato, non è successa. Sono molto deluso per quanto sto vedendo nelle ultime settimane: sono un uomo di sport e chiedo che le regole siano uguali per tutti”.


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